L'ossigeno molecolare nell'acqua...

... possiamo "respirarlo"?

L'ossigeno molecolare nell'acqua...

Questa storia ci arriva tramite l'asker Laura.

Oxigenia è un’acqua arricchita di ossigeno, prodotta tramite erogatori venduti dalla Step Line. Secondo le indicazioni dell'azienda, questi erogatori eseguono una microfiltrazione della comune acqua potabile e arricchiscono l'acqua di ossigeno disciolto, aumentandone la concentrazione fino a “36 parti/litro”.

La maggiore concentrazione di ossigeno porterebbe una serie di benefici, in particolare per gli sportivi, che sono il target per cui il prodotto è stato concepito: la maggiore disponibilità di ossigeno migliorerebbe l’efficienza dello sforzo fisico, permettendo prestazioni migliori, maggiore resistenza fisica, e tempi di recupero più rapidi.

Incuriosita da questa promesse, Laura ha richiesto all’azienda maggiori chiarimenti e quali fossero gli studi scientifici su cui basavano le loro affermazioni. L’azienda risponde prontamente con una e-mail del “Responsabile della Direzione Scientifica e Ricerca di Step-Line S.r.l”, la risposta oltre a rimarcare i benefici dell’acqua, ha indicato come principale fonte gli studi effettuati dal Prof. Ivan Engler, e uno studio effettuato presso l’Istituto di Medicina dello Sport di Klagenfurt (LHK) dal Prof. Wolfang Marktl e dal Dr. Karl Schnab.

I lavori di Engler citati sono libri che non sono stati mai pubblicati tramite peer review. Lo studio di Martkl e Schnab ha confrontato un gruppo di 31 atleti che ha assunto acqua arricchita di ossigeno con un gruppo di controllo di pari dimensione; l’assunzione di acqua arricchita avrebbe migliorato alcuni parametri misurati durante l’esperimento, tra cui una minore frequenza cardiaca, minori concentrazioni di acido lattico e minore tempo di recupero dallo sforzo. Non sono però state descritte le modalità dello studio, che risulta anch’esso non soggetto a review, per cui non sappiamo se questo è stato condotto in cieco, condizione fondamentale per poterne valutare i risultati.

 

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                         Esempio di animale adattato a utilizzare l’ossigeno disciolto in acqua

 

Biologi e chimici sanno da tempo che una maggiore concentrazione di ossigeno nell’acqua favorisce la vita acquatica; noi umani però non abbiamo branchie e assorbiamo l’ossigeno dall’aria: in assenza di studi ben condotti non possiamo che concludere che non ci sono evidenze dei presunti vantaggi dell’acqua arricchita. Le acque arricchite di ossigeno sono state trattate anche dal Prof. Pellegrino Conte in un articolo divulgativo che condividiamo. Aggiungiamo inoltre alcune considerazioni specifiche alla risposta ottenuta per Oxigenia: uno dei punti fondamentali sostenuti e’ che l’ossigeno verrebbe assimilato per via sottolinguale e per via gastroenterica. In assenza di prove soddisfacenti assumiamo che l’efficienza di queste vie sia del 100%, ovvero tutto l’ossigeno libero nell’acqua viene assimilato. Stando alla risposta ottenuta, l’acqua può contenere fino a 36 volte la quantità di  ossigeno molecolare (O2) contenuta in acqua non arricchita, si tratta di una misura poco significativa dal momento che la concentrazione di ossigeno in acqua può variare molto a seconda della temperatura, la pressione e la presenza di sali. Consideriamo il massimo possibile, cioè una soluzione(bevibile, quindi non salata) satura di ossigeno a 5 gradi Celsius e 1 atmosfera: circa 10mg di ossigeno in un litro di acqua. L’efficienza del polmone e’ stata misurata di circa 7mg di ossigeno consumati in un minuto, in condizioni di quiete. E di polmoni, salvo complicazioni, ne abbiamo due. In altre parole, l’ossigeno che ipoteticamente, e con stime molto esagerate, si assimilerebbe bevendo un litro di acqua, dunque non poca quantità, sarebbe così poco che se invece di bere acqua respirassimo ci ossigeremmo di più.  



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