Le Card EPICARD

Dispositivi quantistici per il benessere

Le Card EPICARD

“Chi tiene il piede in due scarpe, prima o poi camminerà a piedi nudi” recita un celebre proverbio popolare che ci sembra particolarmente calzante (perdonate il gioco di parole!) per la Storia che stiamo per raccontare.

 

L’asker Pietro ha deciso di chiedere alla società “Biofotoni di Veronica Stefani” le prove del funzionamento di un loro dispositivo: EPICARD

 

Biofotoni è una società  vicentina che commercializza prodotti legati al benessere che sono creati da Maurizio Stefani, ingegnere, e Francesco Oliviero, medico.
Oltre a EPICARD, la società vende i prodotti OLISTE’ e NAMASTE’ che vengono descritti come dispositivi quantistici progettati e realizzati con lo scopo di armonizzare diversi tipi di energia.


Sul sito Biofotoni.com, EPICARD, prodotto sul quale si concentrano l’ask di Pietro e la nostra analisi delle prove, viene descritto in questo modo:

 

L’obiettivo della nostra ricerca è stato quello di creare una Card che potesse generare l’Energia dello Spinning, al fine di poter ripristinare l’armonia negli organismi viventi, piante, animali ed esseri umani.

Si tratta, infatti, di uno strumento che trasferisce un vortice di energia prodotto da 2 onde hertziane stazionarie che condividono la stessa frequenza.

 

Pietro scrive una mail alla società indicando che vorrebbe sapere cosa sono le onde hertziane stazionarie, in che modo riescono a produrre e trasferire un vortice di energia, qual è esattamente la funzione di EPICARD e come la sua azione sia stata verificata. 

A tal proposito, l’asker chiede in modo chiaro e specifico se esistano degli studi rigorosi, condotti con un adeguato protocollo sperimentale e pubblicati su riviste scientifiche, che possano attestare secondo canoni scientifici gli effetti del dispositivo. 

 

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 Un piede e due scarpe. Gli ingredienti di un famoso detto. Credits: Marko Milivojevic, CC0

 

La risposta dell’azienda non si fa attendere ed è firmata dalla stessa Sig.ra Veronica che decide di rispondere, punto per punto, alle domande di Pietro.

 

Alle richieste di chiarimento in merito alla natura delle “onde hertziane stazionarie” e alla loro capacità di produrre e trasferire il suddetto vortice di energia, viene risposto che, trattandosi di principi fondamentali della fisica meccanica, si tratta di nozioni presenti nei libri di testo della scuola primaria che l’asker può facilmente reperire sia in formato cartaceo, sia digitale.

 

Ci credereste? Abbiamo voluto cercare su Google l’espressione “onde hertziane stazionarie” e, sorprendentemente, per essere un principio fondamentale della fisica meccanica conosciuto fin dalle scuole primarie, non abbiamo trovato alcun sito che riporti esattamente tale espressione e che ne ne fornisca una definizione, se non le stesse pagine del sito di Biofotoni o di piattaforme che ne commercializzano i libri, come Macrolibrarsi.

Gli altri risultati che compaiono, invece, sono perlopiù costituiti da pagine che spiegano cosa sono le onde stazionarie, descritte come perturbazioni periodiche di un mezzo materiale le cui oscillazioni sono limitate nello spazio, o cosa sono le onde hertziane, che prendono il loro nome dal fisico tedesco H.R. Hertz, il quale dimostrò sperimentalmente la presenza delle onde elettromagnetiche, di cui le onde hertziane costituiscono una parte. 

 

Insomma: in rete non si trovano informazioni utili a fare chiarezza in merito a cosa siano le onde hertziane stazionare che, stando alla descrizione presente sul sito, sono il meccanismo fondamentale per il funzionamento di EPICARD.

In un caso particolare come questo, ma anche nell’eventualità di argomenti più comuni, le società interpellate potrebbero, senza eccessivo sforzo, fornire qualche riferimento bibliografico o qualche link utile a fare chiarezza e a fornire un miglior servizio ad un cittadino legittimamente interessato ad approfondire certi argomenti. A tal proposito, segnaliamo il nostro articolo di approfondimento “Non sia pigro, se le cerchi su Google le prove!”.

 

Inoltre, anche se avessimo trovato una chiara ed esauriente definizione di “onde hertziane stazionarie”, rimarrebbe il problema che la società Biofotoni non ha indicato in alcun modo come tali onde vengano generate dal loro specifico dispositivo, ad esempio - se si tratta di onde stazionarie - quale sia la regione di spazio in cui dovrebbero esistere, e non ha chiarito come queste onde possano produrre, a loro volta, un vortice di energia che viene trasferito da EPICARD al suo utilizzatore. Dal materiale ricevuto non abbiamo neanche potuto trovare indicazioni su cosa sia un “vortice di energia”.


Ci auguriamo che Biofotoni decida di condividere le informazioni necessarie a comprendere quale sia la natura delle “onde hertziane stazionarie” e degli altri interessanti fenomeni da loro menzionati.

 

Per quanto riguarda, invece, l’esatta funzione di EPICARD, la Sig.ra Veronica invita Pietro a informarsi visitando nuovamente il loro sito.
Nella pagina di presentazione del prodotto troviamo una sezione che ne presenta gli effetti: 

La EPICARD agisce sull’apporto di energia vitale (...). Con l’ausilio della Card, anche solo come concentratore energetico, si ottiene un rilevante innalzamento del livello di forza e di energia nella persona.
Gli effetti sono evidenti già dopo i primi minuti di utilizzo: quando la EPICARDviene portata con sé e tenuta indosso in modo continuativo, si nota una maggiore forza di volontà già dopo qualche giorno e, con il passare del tempo, si ha l’impressione di riuscire a gestire meglio gli avvenimenti. Si verificano quelle condizioni che grazie alla Volontà Cosciente ci rendono consapevoli della nostra Vita.

A tale spiegazione si connettono l’ultima domanda di Pietro in merito alla presenza di studi scientifici che possano verificare l’azione della card.
La Sig.ra Veronica, replicando all’asker, chiarisce, innanzitutto, che la società non opera negli ambiti del paranormale o dell’occultismo e prosegue dichiarando che non ritiene esista un valido collegamento tra il dispositivo EPICARD e la necessità che esso venga testato tramite rigorosi studi scientifici.
Proseguendo, afferma che il progetto e la sperimentazione del dispositivo sono stati condotti in forma privata e non specifica secondo quale tipo di procedimento.
Ribadisce, inoltre, ciò che è già espresso sul sito, in particolare nella pagina dedicata ai contatti, ovvero che non si tratta di un prodotto medicale, che le informazioni riportate hanno uno scopo divulgativo e non possono sostituirsi alla diagnosi di un professionista sanitario, che EPICARD non potrà mai sottostare ai canoni della scienza a cui Pietro fa riferimento e che i prodotti “sono espressione di concetti filosofici provenienti dalle tradizioni orientali e occidentali elaborati e caratterizzati da un personale approccio, più razionale e occidentale”.

Ricordate il proverbio popolare citato all’inizio, vero? Ora torna utile, perché ci serve a spiegare per quale motivo ci sembra che l’approccio dell’azienda possa apparire poco coeso.
Insomma, la domanda che viene spontaneo porsi è questa: Biofotoni vuole tenere il piede nella scarpa della scienza occidentale o in quella delle tradizioni orientali?

Sono presenti plurimi riferimenti alla meccanica quantistica, viene citato il principio di indeterminazione di Heisenberg e vengono usate espressioni quali “onde hertziane stazionarie”, della quale abbiamo già parlato, e “energia dello spinning”, alla quale vogliamo dedicare due righe, sebbene sia un caso molto simile a quello delle onde.
Anche qui, cercando su Google “energia dello spinning” non si riesce a trovarne una definizione (potete immaginare la quantità di risultati inerenti allo spinning come pratica fisica!), se non quella di una società, Cell Wellbeing Italia, che commercializza una card molto simile a EPICARD. Questa società, proprio come Biofotoni, utilizza le due espressioni in oggetto e prova a spiegarne il significato, senza però alcun riferimento bibliografico che possa fornire i fatti alla base delle informazioni indicate.
Provando ad approfondire la ricerca, si può solo presumere che il riferimento possa essere allo “spin” che, in meccanica quantistica, “è una grandezza, o numero quantico, associata alle particelle, che concorre a definirne lo stato quantico”.[1]

Pertanto, sembra che Biofotoni voglia creare un forte rimando al mondo della scienza, lasciando intuire che essa sia il cardine del funzionamento dei suoi dispositivi, salvo però utilizzare termini vaghi e generici come “quantistico” o espressioni poco chiare che non sembrano avere un effettivo riscontro e un significato condiviso dalla comunità scientifica.

D’altro canto, però, molte altre parti del sito veicolano un chiaro rimando a concetti tipicamente presenti nelle culture orientali ed estranei alla scienza come, ad esempio, quelli di centri energetici del corpo umano, energia sottile, volontà cosciente e pulizia interiore.

In che modo i concetti della scienza e della cultura orientale possono stare insieme o, quantomeno, essere fruttuosamente posti in relazione? In moltissimi e affascinanti modi ma ci sembra che in questo caso dal materiale reso a disposizione, non sia stata mostrata nessuna compenetrazione coerente tra i due mondi.
Al contrario, le nozioni presentate appaiono poco chiare e disomogenee tra loro; inoltre ci sembra che, in questo modo, un individuo realmente interessato a saperne di più non sia messo nella condizione di poterlo fare, anche alla luce della risposta ottenuta dall’asker Pietro.

Non possiamo esprimerci in merito alle funzioni del dispositivo EPICARD perché, come ha segnalato la Sig.ra Veronica, non si tratta di un apparecchio medico e gli effetti che gli si attribuiscono sono legati al panorama delle credenze proprie della cultura orientale e non ai dati oggettivi indagati dalla scienza occidentale.
Proprio per questo motivo, ci sembra che questo tipo di disclaimer dovrebbe venire espresso in maniera più chiara, in modo che ogni potenziale cliente sia realmente consapevole di che tipo di dispositivo può acquistare.

Altresì, sarebbe auspicabile che Biofotoni chiarisse cosa intende con “onde hertziane stazionarie” e “energia di spinning”, espressioni dal chiaro sapore scientifico tradizionale e delle quali, però, non è possibile farsi alcuna idea precisa.

“Chi tiene il piede in due scarpe, prima o poi camminerà a piedi nudi”, ma noi speriamo che questo non sia ciò che accadrà a Biofotoni e ci auguriamo che la società decida di rendere più nitida e coesa la propria posizione.

Purtroppo, per ora, alla luce delle informazioni contenute nella risposta ottenuta dall’asker Pietro, non possiamo affermare che i dati ricevuti siano sufficienti a fornire una base scientifica per le affermazioni divulgate in merito al prodotto.

 

L’iniziativa Chiedi le Prove è consapevole di come il dialogo sia l’unico modo per rendere una società realmente responsabile e attenta alle proprie esigenze. Rimaniamo sempre a disposizione qualora ci sia la volontà di dare origine a uno scambio che risulti costruttivo, ad esaminare nuove evidenze ed, eventualmente, a rettificare la nostra analisi con le prove che la società volesse fornirci.

[1] Wikipedia - Spin