Una soluzione per sostituire il detersivo da bucato

Un risultato che sarebbe possibile grazie proprietà del magnesio

Una soluzione per sostituire il detersivo da bucato

 

In un mondo sempre più attento all’ambiente e all’inquinamento, non passa inosservato un prodotto che consentirebbe di lavare i panni in lavatrice senza fare uso di “prodotti chimici dotati di agenti inquinanti”. Stiamo parlando di un sacchetto in tessuto ripieno di sferette di magnesio da inserire in lavatrice assieme ai capi da lavare e che rimane efficace per circa un anno, alla media di 5-6 lavaggi a settimana.

 

Il prodotto si chiamaTerrawash, arriva dal Giappone (https://www.terrawashmg.com/) ed è importato in Italia dall’azienda The Wellness Store (http://archive.is/igbj5), appositamente creata per commercializzare questo articolo nel nostro Paese.

Un nostro lettore, Tobia, si è imbattuto in un articolo [1] che presentava le caratteristiche di Terrawash e ha deciso di vestire i panni dell’asker. Ha così contattato l’azienda per chiedere la documentazione scientifica in grado di attestarne l’efficacia.

Alla richiesta ha risposto il responsabile dell’azienda, il quale ha inviato il riferimento ad un lavoro svolto presso l’università di Modena e Reggio Emilia riguardante l’utilizzo di Terrawash da parte di persone affette da MCS (Sensibilità Chimica Multipla) [2]. La risposta conteneva anche una serie di test effettuati sul prodotto da laboratori indipendenti giapponesi.

Per quanto riguarda lo studio su pazienti affetti da MCS, il test è stato effettuato su un campione, decisamente esiguo, di 9 pazienti. Lo studio inoltre non aveva lo scopo di valutare l’efficacia del prodotto come sostituto del detersivo ma quello di valutare il beneficio per i pazienti quando non utilizzano i detergenti per lavare il bucato. Lo studio, fra l’altro, conclude che i pazienti, pur riscontrando un miglioramento delle condizioni cliniche, affermano che i sintomi persistono tanto da non poter interrompere la terapia farmacologica. Inoltre non si notano miglioramenti nell’energia fisica e nella lucidità mentale.

Relativamente ai test di laboratorio, questi mostrerebbero che una soluzione acquosa alcalina contenente idrogeno generato dalla presenza di Terrawash [3] inibisce la proliferazione di alcuni tipi di batteri. Uno dei test in particolare si riferisce alla capacità di inibire alcuni tipi di agenti odorosi da indumenti sporchi. Non si tratta comunque di test comparativi volti a valutare l’efficacia del prodotto nel rimuovere lo sporco.

 

Come funziona?

Il principio di funzionamento di Terrawash è spiegato in questa pagina: https://www.terrawashmg.com/how-it-works-1  e si può riassumere in due fasi:

- Il magnesio, a contatto con l’acqua, produce ioni di idrogeno che vanno ad incrementare il pH dell’acqua fino a circa 10,5. L’acqua alcalinizzata così ottenuta avrebbe maggior potere di rimuovere lo sporco dai tessuti.

- La presenza degli ioni di idrogeno sarebbe in grado di ridurre la dimensione delle molecole d’acqua. In pratica, le molecole d’acqua sono raccolte in cluster. “E’ facile immaginare che i cluster diventino più piccoli perché si aggregano attorno alla più piccola molecola presente sulla Terra (l’idrogeno). Cluster più piccoli hanno la possibilità di penetrare più facilmente all’interno dei tessuti per rimuovere lo sporco”.

 

La prima inconsistenza che si osserva è nella comprensione della reazione chimica acqua + magnesio, che avviene in due passaggi: nel primo passaggio, Mg + 2H2O -> Mg(OH)2 + H2. Ovvero, un atomo di magnesio reagisce con due molecole d’acqua dando come prodotto idrossido di magnesio e quello che si chiama idrogeno molecolare, cioè un gas che viene espulso come “bollicine”, e non uno ione che rimarrebbe in soluzione aumentando l’acidità. L’effetto alcalinizzante infatti deriva dalla seconda reazione che è quella di dissociazione dell’idrossido di magnesio nei suoi ioni: Mg(OH)2 -> Mg2+ + 2(OH)- e l’aumento del pH avviene tramite gli ioni di idrossile, OH-. C’è infatti molta confusione nelle formule chimiche mostrate nel punto (2) della spiegazione: OH+ non esiste, e il composto H3O2- non è una molecola stabile che si ottiene come prodotto di acqua più idrossile. Al contrario, lo ione idrossile mantiene la sua identità e non forma legami chimici con molecole d’acqua. Le molecole d’acqua in prossimità dello ione formano dei gusci di solvatazione, cioè “bagnano” lo ione, seguendo l’influenza di forze che sono molto più deboli dei legami chimici [4]. E’ importante notare che queste molecole solvatate immerse in un campione d’acqua più esteso non formano un cluster d’acqua semplicemente perché non c'è una linea di distinzione con il resto delle molecole.

 

A questo punto occorre anche precisare che l’acqua, da sola, è un pessimo detergente. Uno dei motivi risiede della sua scarsa “bagnabilità”: i forti legami a idrogeno che legano le molecole di cui è costituita creano una elevata tensione superficiale e, di conseguenza, l’impossibilità di venire a contatto con tutta la superficie dei tessuti, e dello sporco. Nei detersivi tradizionali, per aumentare la bagnabilità si utilizzano dei prodotti che riducono la tensione superficiale dell’acqua e che vengono chiamati “tensioattivi” o “emulsionanti”. Tali prodotti hanno anche la possibilità di legarsi alle molecole di grasso, facilitandone l’eliminazione.

 

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La tensione superficiale dell’acqua si capisce bene da questa foto: l’acqua forma delle interfacce con altri elementi che sono particolarmente robuste. L’insetto nell’immagine riesce ad appoggiarsi sulla superficie dell’acqua senza venirne inglobato, in maniera simile la superficie dell’acqua non è in grado di aderire a tutte le “increspature” microscopiche che formano la superficie di un oggetto, e quindi ha una bassa “bagnabilità”     

 

Non ci sono prove che l’aumento del pH permetta di migliorare la capacità dell’acqua di eliminare efficacemente lo sporco. Se ciò fosse vero, si potrebbero impiegare sostanze alcaline meno costose del magnesio, come l’ammoniaca o la soda caustica, per raggiungere il medesimo risultato. Come detto però, la sola variazione del pH non è in grado di agire sulla tensione superficiale dell’acqua e non migliora la capacità di “estirpare” lo sporco dai tessuti.

Il contributo dell’idrogeno nella formazione di cluster più piccoli sembra invece più un auspicio che un argomento scientifico. I cluster di molecole d’acqua sono estremamente instabili e durano solo per brevissime frazioni di secondo, e comunque si tratta di fenomeni osservati in sistemi confinati come nanogocce [5] o in certe condizioni termodinamiche nella fase gassosa [6]. In campioni d’acqua di dimensioni macroscopiche non ci sono cluster ma al contrario vi è una rete estesa di legami a idrogeno che si riconfigura con tempi dell’ordine del picosecondo [7]. In tutto questo, l’idrogeno non ha nessun ruolo e quindi qualsiasi suo effetto in tale ambito sarebbe solo frutto di fantasia.

Inoltre, se è vero che l’impiego di Terrawash eviterebbe l’uso di detersivi nei nostri lavaggi, non si può dire che il prodotto non abbia un impatto sull’ambiente. Il magnesio utilizzato infatti viene prodotto con un metodi industriali elettrolitici [8] o   dalla trasformazione della dolomite in ossido [9], in entrambi i casi vi sono emissioni di CO2, un gas serra. Si tratta di consolidati processi di chimica industriale. Dichiare che il prodotto sia “a impatto zero sull’ambiente” non sembra essere totalmente corretto.

 

In conclusione, al momento non sono presenti evidenze scientifiche in grado di supportare l’efficacia del prodotto. All’interno del sito sono riportate diverse testimonianze di utenti che si ritengono soddisfatti dall’utilizzo di Terrawash. Si tratta comunque di aneddoti singoli, in cui la variabilità delle condizioni, l’aspettativa del risultato e la mancanza di una misura oggettiva e di un gruppo di controllo non permettono di arrivare a conclusioni oggettive. In sostanza il classico “su di me funziona”, che non può rappresentare una prova scientifica.

 

L'iniziativa Chiedi le Prove è consapevole che il dialogo è l’unico modo per rendere una società responsabile e attenta alle proprie esigenze. Auspichiamo, quindi, un ulteriore aggiornamento di questa vicenda e rimaniamo a disposizione qualora ci sia la volontà di dare origine a un dialogo che risulti costruttivo.

 

[1] https://www.dday.it/redazione/29624/terrawash-sacchetto-detersivo

[2] La MCS è un disturbo cronico, reattivo all’esposizione ad agenti ambientali/chimici di varia natura (tra cui detergenti, profumi e saponi), che si manifesta con sintomi come nausea, tachicardia, dermatiti da contatto, disturbi gastrointestinali e delle vie respiratorie e può portare anche a gravi disturbi a livello neurologico.

[3] Per completezza, i test sono stati realizzati sulla versione originale giapponese del prodotto, che viene commercializzato con in nome di Mag-Chan.

[4] Phys. Chem. A 101, 7842 (1997)

[5] Inorg. Chem. Commun. 6, 52 (2003)

[6] Phys. Rev. A 48, 3764 (1993)

[7] J Chem Phys 127,134504 (2007)

[8] https://bit.ly/2WJ7Cxb

[9] https://bit.ly/2Zwlqbf