Adesivi Neitronik

Protezione da campi elettromagnetici

Adesivi Neitronik

La televisione è in difficoltà. Per favore, non fatevi prendere dal panico. Resistete alla tentazione di leggere o parlare con i propri cari. Non tentate di avere rapporti sessuali, dopo che anni di radiazioni televisive hanno lasciato i vostri genitali appassiti e inutili.

(Matt Groening)

“I Simpson”, con la loro irriverenza sono un vero e proprio fenomeno sociale che da molti anni fa riflettere sulla grettezza dell’umanità e, in fondo, ci fa diventare un po’ migliori. 

Molte situazioni dipinte magistralmente da Matt Groening sono diventate delle rappresentazioni della realtà, talvolta migliori della realtà stessa. Alcune affermazioni sono diventate delle verità assolute.

In questo caso, sarà vero che le “radiazioni televisive” hanno effetti deleteri su parti del nostro corpo?

E prima ancora, cosa sono le “radiazioni televisive”?

Energia. Stiamo parlando di energia emessa in modo volontario o involontario da un dispositivo elettrico od elettronico.

Tale energia, emessa sotto forma di campo elettromagnetico, può essere percepita dai nostri occhi, in tal caso si chiama “luce” (i lampioni lungo la strada, per esempio), o può essere invisibile, ed è il caso del telecomando del TV (che emette luce infrarossa) e delle onde radio, ma è sempre, esattamente, lo stesso fenomeno fisico. 

Alberto, il nostro asker di oggi, si imbatte nel sito Neitronik dove si propone la vendita di apparecchi che dovrebbero proteggere dalle radiazioni elettromagnetiche.

In particolare il sito riporta le seguenti affermazioni nel banner della sua home page:

  • Dopo aver parlato al telefono cellulare, gli eritrociti si incollano. Quando si utilizza Neitronik il sangue torna al suo stato normale”.

  • Gli effetti delle radiazioni sui microrganismi possono essere paragonati a quelli di un veleno! Neitronik è in grado di neutralizzare le azioni nocive delle radiazioni”.

  • L’utilizzo di Neitronik migliora lo stato del sistema nervoso”.

Chiaramente incuriosito da queste affermazioni, Alberto ha richiesto all’azienda importatrice per l’Italia maggiori informazioni ed evidenze scientifico-sperimentali che possano validare queste affermazioni.

Il cosiddetto “inquinamento elettromagnetico” è un fenomeno di origine soltanto antropica?

Ovviamente no: il sole invia nello spazio quantità massive di energia, mentre i fulmini e altri eventi naturali producono campi elettromagnetici che contribuiscono a questo fenomeno.

L’uomo fa certamente la sua parte e, da quando è stata scoperta l’elettricità, ha inventato migliaia di nuovi modi per produrre “inquinamento elettromagnetico”.

Fanno male le “radiazioni televisive”?

In generale, su internet, sembra prevalere l’idea che siano nocive o che disturbino i nostri equilibri psicofisici.

In realtà, per fare chiarezza, è necessario fare ulteriori distinzioni: esistono “radiazioni elettromagnetiche ionizzanti” e “radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti”. 

Le prime possiedono una quantità di energia sufficiente a rompere i legami atomici nelle molecole del corpo che viene investito da tali radiazioni [1]. Si tratta di quantitativi di energia molto elevati e, in un ambiente domestico normale, fonti di radiazioni così potenti non sono presenti in quantità problematiche. Si tratta infatti di fenomeni presenti in natura ai quali gli esseri viventi hanno sviluppato una tolleranza naturale.

Le seconde, invece, veicolano quantità di energia molto limitata, ma è proprio su queste che è opportuno concentrare la nostra riflessione.

In questa classe di dispositivi è necessario fare un’ulteriore distinzione tra dispositivi che emettono volontariamente, per il loro funzionamento, energia e dispositivi con emissioni non volute, che rilasciano involontariamente energia nell’ambiente circostante.

Le emissioni volute sono, per esempio, i sistemi di illuminazione di casa e le onde radio generate da dispositivi come l’antenna del telefono cellulare, il WiFi,  le cuffie Bluetooth, il sistema di ricarica del cellulare “wireless” o il forno a microonde. 

Le emissioni non volute sono quelle disperse involontariamente dalla rete elettrica di casa, dal citofono, dal computer, dal monitor o dalla chitarra elettrica di vostro figlio.

E’ chiaro che le emissioni volute, proprio perché hanno lo scopo di emettere energia nello spazio intorno a loro, impiegano quantitativi di energia di gran lunga maggiori delle seconde, per le quali l’irraggiamento è un sottoprodotto della loro funzione primaria.

L’unico effetto dimostrato e dimostrabile per dispositivi che emettono volontariamente onde elettromagnetiche non ionizzanti è un leggero riscaldamento dei tessuti corporei nel caso in cui la fonte di energia sia posizionata molto vicina al corpo dell’utente, come si verifica quando un telefono cellulare viene tenuto all’orecchio per parecchi minuti di seguito. 

Ovviamente, regolamentazioni e leggi sia italiane, sia europee vietano la commercializzazione e l’uso di apparecchi che provochino riscaldamento involontario anche minimo dei tessuti corporei dell’utente.

A questo proposito si rimanda al sito del Ministero della Salute [2] ed ad un recente articolo sull’argomento pubblicato da Query [3], nel quale viene esaminato anche il caso del famigerato “5G”.

 

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                             Fonte immagine: queryonline.it

Alberto è rimasto alcuni mesi in attesa di una risposta; ha anche sollecitato gentilmente con un ulteriore contatto ma l’azienda non ha mai risposto. 

Per valutare le affermazioni fatte, cerchiamo di trovare informazioni nelle pagine del sito del prodotto.

Purtroppo, né alla pagina “Come funziona Neitronik?”, né alla pagina “Il funzionamento dal punto di vista della fisica”, né alla pagina “Introduzione” o altrove siamo riusciti a trovare della documentazione che possa giustificare le affermazioni fatte.

La portata dei prodotti Neitronik, se fosse dimostrata, potrebbe completamente rivoluzionare molti campi della fisica e della medicina che si devono scontrare ogni giorno con fonti di disturbo che impediscono una chiara ricezione dei deboli segnali che devono essere studiati. Con “antenne schermanti” come Neitronik, invece, si potrebbero raccogliere i segnali provenienti dallo spazio profondo o i deboli segnali elettrici emessi del cervello umano, senza essere afflitti dal rumore elettromagnetico generato da computer, radio trasmittenti od altri dispositivi vicini: basterebbe applicare alle fonti dei disturbi le antenne adesive pubblicizzate dal sito dell’azienda Neitronik. Per fare un altro esempio: Neitronik potrebbe essere la soluzione definitiva all’esplorazione spaziale! Tramite l’adesivo che <<neutralizza le azioni nocive delle radiazioni>> sarebbe possibile compiere viaggi spaziali lunghi, e addirittura costruire delle strutture abitabili sulla Luna, o su Marte senza i danni irreparabili che i tessuti biologici subirebbero dai raggi cosmici. 

Proprio per l’enorme portata di questa invenzione, sicuramente l’azienda dispone di verifiche sperimentali e misure relative ai test effettuati per provare l’efficacia dei loro prodotti, ma, purtroppo, tali evidenze non sono pervenute alla redazione di Chiedi le Prove.

 

Auspichiamo di ricevere presto una comunicazione da parte dell’azienda con i risultati richiesti per poter rettificare questa analisi, nel frattempo non ci resta che concludere che non sono state pubblicate analisi scientifiche che possano confermare le affermazioni fatte.

 

[1] “Radiazioni ionizzanti” - Arpa Veneto 

[2] “Onde elettromagnetiche” - Ministero della Salute

[3] “Pericoli dal 5G? Facciamo chiarezza” - Query