Colesterolo alto

Cosa può fare un integratore alimentare?

Colesterolo alto

Questa storia ha due protagonisti: il colesterolo e l’integratore alimentare Armolipid Plus.

La vicenda ha inizio quando Graziella decide di scrivere al produttore dell’integratore alimentare Armolipid Plus, l’azienda Mylan Spa, affermando di avere necessità di ridurre il suo livello di colesterolo ematico e di aver ricevuto il consiglio di assumere Armolipid Plus.
Avendo riscontrato la presenza di pareri contrastanti in merito all’attività dell’integratore, Graziella richiede di poter ricevere maggiori informazioni e, possibilmente, di visionare gli studi condotti sugli effetti dell’integratore e le eventuali pubblicazioni.

È necessario, al fine di procedere in modo chiaro e corretto, fare un po’ di ordine e cercare di dare qualche definizione preliminare.

Partiamo dal colesterolo: per avere ben chiaro di cosa si tratta possiamo attenerci alle indicazioni del sito Epicentro, portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica a cura dell’Istituto Superiore della Sanità. Consultando la pagina dedicata all’argomento possiamo leggere, innanzitutto, che “il colesterolo è una sostanza grassa necessaria al corretto funzionamento dell’organismo”.
Il colesterolo è trasportato nel sangue dalle lipoproteine, le quali si dividono in quattro categorie, di cui le due più importanti per la prevenzione cardiovascolare sono LDL e HDL (comunemente definite, rispettivamente, colesterolo cattivo e colesterolo buono). Quando le proteine LDL sono presenti in quantità eccessiva, “tendono a depositarsi sulla parete delle arterie, provocandone ispessimento e indurimento progressivi. Questo processo, chiamato aterosclerosi, può portare nel tempo alla formazione di vere e proprie placche (o ateromi) che ostacolano il flusso sanguigno, o addirittura lo bloccano del tutto”, con possibili gravi e perlopiù note conseguenze per l’organismo.

La presenza di una quantità eccessiva di LDL è un fenomeno abbastanza comune che, in una certa misura, può essere prevenuto adottando uno stile di vita sano, un’alimentazione equilibrata avente un ridotto apporto di grassi (saturi in particolare), praticando attività fisica, evitando il consumo di alcol e astenendosi dal fumo. Talvolta, tali accortezze possono non essere sufficienti, ed in questo caso un medico competente potrà valutare come terapia necessaria la prescrizione di farmaci volti a ridimensionare la presenza di LDL nel sangue del paziente.

Epicentro si ferma qui, sul sito non troviamo alcun riferimento ad una possibile assunzione di integratori alimentari per favorire il controllo dei livelli di colesterolo. 

Proseguiamo cercando di individuare una valida definizione di “integratore alimentare”.
In Italia la produzione e la commercializzazione degli integratori alimentari sono regolate dal Decreto Legislativo n.169 del 21 Maggio 2004  nel quale reperiamo l’indicazione secondo la quale “si intendono per integratori alimentari i prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive (…)”. Il decreto è composto da 18 articoli, svariati comma e due allegati. Potete leggerlo per intero, se siete interessati alla normativa nel suo complesso, ma per il momento proseguiamo andando ad analizzare ciò che è più interessante per questa storia. 

In base alla legge, l’etichettatura, la presentazione e la pubblicità dell’integratore “non possono attribuire ad esso proprietà terapeutiche, capacità di prevenzione o cura delle malattie umane e non possono fare, in altro modo, riferimento a simili proprietà. Inoltre, gli integratori non possono affermare che una dieta equilibrata e variata non sia generalmente in grado di apportare le sostanze nutritive in quantità sufficienti”. 

Armolipid Plus è adeguatamente conforme a questa e alle altre norme imposte dal decreto: tanto sulla confezione, quanto all’interno del foglio illustrativo, non sono riportati dei riferimenti in merito alle proprietà terapeutiche o alla capacità di prevenzione e cura di una situazione di elevato e dannoso livello di colesterolo ematico da parte dell’integratore in sé e per sé. La prima parte del foglio illustrativo è dedicata ad una spiegazione di cosa siano la colesterolemia e la trigliceridemia e di quali siano le conseguenze dannose di una eccessiva presenza di colesterolo e trigliceridi nell’organismo: non si tratta di indicazioni terapeutiche, ma unicamente di un cordiale invito a tenere sotto controllo colesterolo e trigliceridi, un lettore attento capirà che non vi è chiaramente nessuna correlazione con il prodotto in vendita.

Successivamente, il foglio illustrativo propone un elenco dei componenti dell’integratore.
In prima analisi viene asserito che “la Berberis Aristata e.s., contenuta in Armolipid Plus, favorisce il controllo del colesterolo e dei trigliceridi plasmatici ad integrazione di una dieta globalmente adeguata a tal fine”.
L’effetto di aiuto nel controllo del colesterolo e dei trigliceridi viene, dunque, attribuito unicamente ad una delle componenti di Armolipid Plus. Anche in questo caso, non ci troviamo davanti ad alcuna indicazione di carattere terapeutico ed il consumatore viene posto nella condizione di comprendere che, alla base di un comportamento corretto e salutare, vi è l’osservanza di una dieta adeguata. In questa affermazione possiamo leggere un invito, da parte del produttore dell’integratore, a valutare l’ipotesi di assumere Armolipid Plus come ulteriore supporto.
In aggiunta, l’informazione, oltre a non essere verificabile, risulta incompleta: senza dubitare neanche per un momento che l’azione di tale elemento sia effettivamente quella che viene dichiarata, non si può evincere alcuna comunicazione in merito a quale sia la quantità di Berberis Aristata e.s. che è necessario assumere, con quale modalità sia necessario farlo e, di conseguenza, non è possibile capire se Armolipid Plus oltre a meramente contenere Berberis Aristata e.s., ne contenga un quantitativo idoneo e ne consenta un approvvigionamento corretto al fine di poter riscontrare l’effetto indicato.

Continuando nella lettura del foglio illustrativo, troviamo una breve descrizione delle altre cinque sostanze contenute nell’integratore e, in alcuni casi, dei loro effetti.
Leggiamo che il Riso rosso fermentato contiene la Monacolina K, elemento che viene definito come un prodotto naturale la cui struttura chimica appartiene alla classe delle statine che intervengono nel metabolismo del colesterolo e che la sua attività è di entità correlata alla dose somministrata.
Accediamo ad una definizione di Policosanolo e leggiamo qual è l’azione dell’Acido folico. Infine, apprendiamo che il Coenzima Q10 e l’Astaxantina intervengono nelle reazioni ossido-riduttive.

Curiosi di sapere cosa ha risposto l’azienda Mylan Spa a Graziella?
Semplicemente, l’azienda ha replicato che non può fornire alcun materiale e ha invitato la sua interlocutrice a rivolgersi al suo farmacista di fiducia o medico curante per valutare un’adeguata terapia di controllo del colesterolo.

Ora, è vero che, a livello legale, i produttori di integratori alimentari non sono obbligati a divulgare studi scientifici per dimostrare le proprietà dei loro prodotti, ma è anche vero che, volendo, sono completamente liberi di farlo, nessuna legge glielo vieta.
Allora, perché affermare l’impossibilità di fornire alcun materiale? L’azienda avrà sicuramente dell’ottimo materiale a sostegno dell’efficacia del suo prodotto, non fornirlo a un potenziale cliente e’ controproducente perché costringe il cliente a dover compiere un atto di fede quando basterebbe semplicemente fornire le prove per avere un effetto molto più convincente. Oltretutto una risposta del genere potrebbe favorire farmaci concorrenti, specialmente se la concorrenza le prove le fornisce.

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David Hume,filosofo scozzese vissuto nel XVIII secolo, è considerato uno dei maggiori esponenti della corrente filosofica dell’empirismo britannico. La filosofia di Hume può essere letta come uno scetticismo radicale, da un punto di vista teorico, e uno scetticismo moderato vicino al naturalismo, da un punto di vista pratico. La lettura critica delle sue opere oscilla tra chi conferisce una maggiore importanza al suo scetticismo e chi al suo naturalismo. In ogni caso, il pensiero di Hume ebbe una fondamentale influenza sullo sviluppo della scienza e della filosofia moderna. Tra le sue maggiori opere ricordiamo il Trattato sulla natura umana (1740) e la Ricerca sull’intelletto umano (1748).

 

Per concludere, spostiamoci su un piano leggermente più filosofico al fine di formulare alcune considerazioni più generiche in merito alla natura delle affermazioni: potremmo verosimilmente asserire che esistano tre categorie di affermazioni. 

Alla prima categoria appartengono le verità auto evidenti e comunemente condivise sulla base del senso comune; ne è un chiaro esempio l’affermazione “io sono un essere umano”. È vero, potremmo trascorrere ore, giorni o addirittura anni a filosofeggiare ulteriormente intorno a questa affermazione, al suo significato ontologico e alle sue implicazioni metafisiche e quant’altro ma, attestando il nostro discorso sul senso comune, potremo essere tutti d’accordo che l’affermazione “io sono un essere umano” sia vera e non ci sia bisogno di dimostrarlo.

Della seconda categoria di affermazioni fanno parte, invece, le opinioni e le credenze personali. Qualora io affermi di preferire la pizza alle lasagne,o affermi di credere che esistano gli unicorni, nessuno mi potrebbe contraddire o dichiarare che le mie affermazioni sono false, perché starei esponendo, nel primo caso, un’opinione e, nel secondo caso, una credenza personale, e lo starei facendo presentandole come tali, senza pretendere che siano verità auto evidenti o assolute. Certo, ognuno potrà avere pareri o credenze in contrasto con le mie, ma finché si rimane nel campo del rispetto, della libertà e della tolleranza reciproca, non potranno esserci grandi problemi (ovviamente, come purtroppo sappiamo bene, non e’ sempre cosi’).

Nella terza ed ultima categoria troviamo, invece, le affermazioni scientifiche. Si tratta di una categoria più ampia di quello che si potrebbe pensare in un primo momento. Le affermazioni scientifiche non sono soltanto quelle che riguardano le materie scientifiche propriamente dette, ma sono tutte quelle affermazioni che non sono né delle verità auto evidenti e comunemente condivise sulla base del senso comune, né delle affermazioni proposte sotto la forma di opinioni e credenze personali. Qual è la caratteristica di quest’ultimo gruppo di affermazioni? Sono affermazioni che, per essere giudicate vere, devono essere provate.

Per un maggiore approfondimento di queste interessanti tematiche riguardo le tipologie di affermazioni, potreste cimentarvi nella piacevole lettura di un testo che è diventato, grazie alla sua chiarezza, logica e semplicità comunicativa, un vero e proprio classico della filosofia moderna: si tratta della Ricerca sull'Intelletto Umano[1]del filosofo scozzese David Hume, vissuto nel XVIII secolo, ma sempre attuale.
In questo testo, con il celebre monito “Be a philosopher; but, amidst all your philosophy, be still a man” (“Sii filosofo, ma in mezzo a tutta la tua filosofia resta pur tuttavia un uomo”)[2], Hume si scaglia contro un genere di filosofia che definisce metafisico e astruso.
Egli si attesta su una posizione di scetticismo moderato e attivo, che induce il filosofo ad interrogarsi sull’origine e la validità delle inferenze dell’intelletto, senza però cadere vittima di uno scetticismo dogmatico e assoluto che intacca i ragionamenti della vita comune e che “spinge i dubbi tanto lontano da distruggere ogni azione, così come ogni speculazione”[3], condannando il ragionamento e la ricerca ad una completa immobilità.
La filosofia più corretta, secondo il filosofo scozzese, è quella che, attestandosi sul senso comune, non si perde in astruse elucubrazioni; rispettando le opinioni e credenze personali, non le confonde con risultati del ragionamento scientifico ed è una filosofia che, assecondando il bisogno di conoscenza del filosofo, indaga le origini e i fondamenti del sapere.

Secondo voi, a quale categoria appartiene l’affermazione “la Berberis aristata e.s., contenuta in Armolipid Plus, favorisce il controllo del colesterolo e dei trigliceridi plasmatici ad integrazione di una dieta globalmente adeguata a tal fine”? E a quale categoria appartengono le affermazioni in merito agli effetti del Riso rosso fermentato, dell’Acido folico, del Coenzima Q10 e dell’Astaxantina?

Esatto, alla terza categoria. Ci vogliono le prove affinché si possa dichiarare che tali affermazioni siano vere.
È vero, le prove non sono necessarie per legge, ma devono esserci affinché ogni consumatore possa essere consapevolmente e adeguatamente informato in merito a ciò che sta valutando di assumere.

 

[1]  HUME, D. (1748), Ricerca sull’intelletto umano. Tr.it. Laterza, Roma 2011.

[2]  HUME, D. (1748), Ricerca sull’intelletto umano. Tr.it. Laterza, Roma 2011; in particolare SEZIONE PRIMA.

[3]  HUME, D. (1748), Ricerca sull’intelletto umano. Tr.it. Laterza, Roma 2011; in particolare SEZIONE QUINTA.