“Questo esame lo devo passare!”. Spesso, e non sempre volentieri, nella nostra vita dobbiamo affrontare degli ostacoli, come ad esempio un difficile esame a scuola o un colloquio lavorativo che potrebbe cambiare il nostro futuro. Li affrontiamo in modi differenti, ma più o meno ansiosi che possiamo essere una domanda tendiamo a porcela quasi sempre: posso prendere qualcosa che non faccia male e che sia in grado di migliorare le mie prestazioni? Dopotutto alcune indicazioni per ridurre le probabilità di fallire arrivano già dal buon senso: evitare di mangiare polenta e verze la sera prima dell’esame potrebbe farci riposare meglio con evidenti benefici. Astenersi dalle droghe, come ad esempio evitare il consumo di alcolici potrebbe essere un altro buon suggerimento. Ma esiste qualcosa che possiamo prendere durante la prestazione che migliora le nostre capacità cognitive? Sembrerebbe proprio di sì! Ad esempio la gomma da masticare “Mind the gum” <<ti aiuta a mantenere alte concentrazione ed energia mentale>>. Non ci credi? <<provalo per almeno due settimane 3 volte al giorno: sentirai subito la differenza.>>.
Un prodotto interessante, che ha attirato l’attenzione di più di un asker. La prima persona che ha chiesto le prove risale infatti a Novembre 2016. Più recentemente, siamo a Giugno 2019, un’altra persona si è incuriosita al prodotto e ha chiesto le prove in grado di dimostrarne l’efficacia. Alla prima richiesta il nostro asker non ha ricevuto nessuna risposta, ma la seconda volta l’azienda ha prontamente risposto fornendo una cortese spiegazione con allegati alcuni lavori presi dalla letteratura scientifica.
Come osserva l’azienda, il prodotto <<è un integratore alimentare notificato al Ministero della salute ed iscritto nel Registro degli integratori alimentari>>. Le gomme contengono infatti svariate vitamine (A,B1,B2,B5,B6,B9,B12,D) e altri ingredienti, in particolare L-Teanina, Caffeina,L-Glutammina,Bacopa,Guaranà e Griffonia.
Come anche specificato sul sito queste sostanze svolgono svariati ruoli nella normale funzione del sistema nervoso o, come nel caso della caffeina, aiutano a migliorare la concentrazione e la lucidità mentale. Inoltre viene specificato che questi ultimi aspetti vengono coadiuvati dalla stessa azione meccanica della masticazione della cicca.
L’azienda ci ha gentilmente fornito una raccolta di lavori in cui viene mostrata evidenza di effetti positivi sull’attenzione durante la masticazione di gomme[1-6], una serie di lavori volta a dimostrare simili effetti positivi della caffeina e della L-teanina - proponiamo qua una review riassuntiva[7] - e un lavoro specifico sulle gomme da masticare[8]. Analogamente per la Bacopa viene offerto un lavoro di rassegna[9] che riassume gli effetti positivi che questa sostanza ha sulla memoria. Ci vengono infine forniti degli studi anche per il Guaranà[10] e la Griffonia[11].
Questa evidenza fornisce un quadro abbastanza convincente sugli effetti della caffeina e della L-teanina, cosa forse non tanto inaspettata. Un po’ meno scontato ma che ha effettivamente del riscontro in letteratura sono gli effetti della masticazione sull’attenzione. La referenza relativa alla Griffonia invece si riferisce a degli studi condotti su dei topi, non sugli esseri umani ed è quindi una prova parziale. In generale queste referenze sono utili a mostrare gli effetti di molte delle sostanze menzionate, ma per quanto di nostra conoscenza potrebbero essere troppo generiche per poter essere applicate allo specifico prodotto in questione: come spesso diciamo, è la dose che è importante e non possiamo considerare completa l’evidenza ricevuta senza avere dei lavori più specifici, che quantomeno prendano in considerazione concentrazioni e modi di somministrazione analoghi al prodotto proposto. Un esempio palese è proprio il caso dell’unica referenza in cui si sparla di gomme da masticare[8]: l’esperimento è stato condotto su un campione di 9 ciclisti con lo scopo di monitorare alcune prestazioni fisiche con e senza assunzione di caffeina. La caffeina viene somministrata tramite gomme da masticare che non sono però il prodotto in questione. A parte l’esiguo numero di soggetti, la dose di caffeina fornita è di 240mg. Insomma, “una botta”, se si considerano i risultati di valutazione del rischio mostrati da fonti ufficiali[12]. Quella quantità di caffeina corrisponde a circa 3 caffè espresso. Le linee guida per soggetti sani[12] suggeriscono un consumo giornaliero non superiore ai 400mg e se dovessimo considerare valida questa prova allora dovremmo dedurre che le cicche “Mind the gum” hanno un dosaggio simile di caffeina, ma se così fosse il consiglio di “provare 3 cicche al giorno per due settimane” andrebbe ben oltre queste linee guida. E infatti andando sul sito, nella sezione delle domande più frequenti viene riportato il contenuto di caffeina e altre sostanze in una gomma insieme all’avvertenza di non superare la dose giornaliera consigliata di 400mg. La quantità di caffeina presente in una di queste gomme è 100mg e dunque il consiglio di consumarne tre al giorno è consistente con l’avvertenza. Però lo studio fornito come prova è stato condotto con una quantità ben diversa di caffeina ed è quindi difficile metterlo in relazione a questo prodotto.
L’altro aspetto interessante che emerge è l’effetto della masticazione della cicca. Questo però si applicherebbe a qualunque tipo di gomma da masticare e, per quanto possa essere una lecita e ben fatta strategia di marketing, non differenzierebbe il prodotto da altri sul mercato. Oltretutto se la gomma è classificata come un integratore alimentare allora una dieta alimentare bilanciata dovrebbe fornire gli stessi effetti rendendo superflua, se non potenzialmente dannosa, l’assunzione di integratori.
La documentazione fornita mostra chiaramente gli effetti della caffeina su svariate capacità cognitive umane. L’evidenza è abbastanza robusta anche per alcune delle altre sostanze considerate. Tuttavia non possiamo considerare il materiale ricevuto del tutto adeguato per sostenere le affermazioni fatte perché non è specifico per il prodotto in questione: non sappiamo se i dosaggi utilizzati negli studi sono confrontabili con quelli effettivamente presenti in questo caso, e non sappiamo se gli effetti di molte di quelle sostanze rimangono tali se invece che somministrarle come fatto nei lavori vengono messe in una gomma da masticare.
L’iniziativa Chiedi le Prove è consapevole che il dialogo sia l’unico modo per rendere una società responsabile ed attenta alle proprie esigenze. Auspichiamo, quindi, un ulteriore aggiornamento di questa vicenda e rimaniamo a disposizione qualora ci sia la volontà di dare origine ad un dialogo che risulti costruttivo.
[1] Appetite 38, 235 (2002)
[2] Journal of Behavioral and Neuroscience Research 2011, Vol. 9(1), 7-23
[3] BioMed Research International, https://doi.org/10.1155/2015/367026
[4] Nutr Neurosci. 13, 7 (2010)
[5] Nutr Neurosci. 16, 153 (2013)
[6] Nutr Neurosci. 15, 176 (2012)
[7] Phytomedicine 34, 26 (2017)
[8] European Journal of Applied Physiology 110, 1250 (2010)
[9] Rejuvenation Research, https://doi.org/10.1089/rej.2013.1431
[10] Appetite 50, 506 (2008)
[11] Phytomedicine 18, 848 (2011)
[12] http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_261_allegato.pdf