Integratori alimentari e vendita "a domicilio"

Le precisazioni di un'azienda del settore

Integratori alimentari e vendita "a domicilio"

Questa storia ha per protagonista la linea di integratori alimentari Juice Plus+, alla quale si è rivolta l’asker Eleonora per chiedere alcuni chiarimenti.

Juice Plus+ propone come prodotto di punta una serie di capsule contenenti “l’essenza nutrizionale di 30 tipi di frutta, verdura e bacche”, al fine di “trarre beneficio da preziose sostanze vegetali secondarie, vitamine e sali minerali” grazie alle quali “riceverai un apporto ottimale di fitonutrienti fondamentali per il tuo benessere”.

Il sito riporta chiaramente che le capsule non nascono per sostituire l’assunzione di frutta e verdura ma per aumentare la quantità giornaliera dei prodotti nutritivi che da queste riceviamo.

Una sezione del sito  è dedicata agli studi scientifici condotti sui prodotti Juice Plus+. In questa pagina sono presenti diversi collegamenti a degli studi condotti in vari campi (salute dei denti, sistema immunitario, salute della pelle e altri). Tali studi in effetti evidenziano dei benefici che possono derivare dall’assunzione di alcuni degli ingredienti contenuti nelle capsule (vitamina C, beta-carotene, vitamina E..) in specifiche situazioni legate a patologie e/o allo stato nutrizionale dei soggetti degli studi.

Occorre evidenziare che, in fondo alla pagina, è riportata una nota in cui, correttamente, si fa presente che “gli effetti positivi sulla salute non vengono rappresentati per il prodotto in quanto tale (in questo caso Juice Plus+), bensì devono essere associati soltanto a specifiche sostanze nutritive contenute nel prodotto”. Cioè, se un prodotto contiene, per esempio, vitamina C e uno studio dovesse evidenziare uno specifico beneficio legato all’assunzione di vitamina C, questo beneficio sarebbe appunto dovuto allo specifico ingrediente e non al prodotto in sé.

 

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L’asker Eleonora si è rivolta a Juice Plus+ per avere alcune delucidazioni sugli studi condotti e per sapere quale tipo di supporto viene offerto dai venditori dell’azienda: in mancanza di un titolo specifico, questi non dovrebbero avere la possibilità di consigliare ai clienti diete personalizzate. L’azienda ha prontamente risposto invitando Eleonora a far riferimento all’apposita sezione del sito per quanto riguarda i riferimenti sugli studi scientifici.

In merito al personale di vendita, l’azienda ha risposto che gli incaricati alle vendite hanno la possibilità di condividere la propria esperienza con i clienti e fornire delle indicazioni d'uso dei prodotti stessi, senza entrare nel merito della prescrizione di diete personalizzate.

L’azienda inoltre ha sottolineato che, per quanto riguarda l'utilizzo dei prodotti in relazione ad eventuali patologie o a scopi dietetici, la loro raccomandazione è di consultare sempre il proprio medico curante o nutrizionista prima dell'assunzione, in modo da poter avere un'assistenza personalizzata secondo le proprie specifiche esigenze e necessità.

Come nota a margine, vogliamo precisare che in base alla legislazione presente nel nostro Paese, gli integratori alimentari sono definiti come “prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive”. Potete trovare le linee guida del Ministero qui. La loro immissione in commercio è subordinata alla procedura di notifica dell’etichetta al Ministero della Salute. Non si prevede quindi alcuna verifica di efficacia. E’ però necessario rispettare la quantità massima di apporti giornalieri dei componenti contenuti negli integratori in base alla seguente tabella.

Per concludere, riportiamo una frase presente tra le conclusioni di uno degli studi presenti nell’apposita pagina del sito Juice Plus+, relativo ad una metanalisi sull’efficacia di una dieta ricca di frutta e verdura nel ridurre il rischio di problemi cardiovascolari:

Un punto chiave: gli integratori a base di frutta e verdura possono servire come un complemento efficace nell’abituale dieta per coloro che solitamente assumono scarse quantità o scarsa varietà di frutta e verdura”.

Come dire che, se la nostra alimentazione è ricca di frutta e verdura, il nostro stile di vita è sano e non soffriamo di alcuna patologia, l’assunzione di integratori specifici diventa superflua e non va fatta sotto consiglio di operatori di vendita aziendali ma solo dopo avere consultato il proprio medico.

 

AGGIORNAMENTO

 

Nel marzo 2019 l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha comminato all’azienda The Juice PLUS Company una sanzione [1] da un milione di Euro a causa della modalità di promozione ingannevole sui social, in particolare “il procedimento ha ad oggetto le forme di marketing occulto consistenti nel non rendere palese che i propri venditori agiscono nel quadro della propria attività commerciale, ovvero si presentano falsamente sotto la veste di consumatori, nonché le informazioni ingannevoli diffuse con riguardo alle caratteristiche principali dei prodotti e dei risultati che si possono attendere dal loro utilizzo, segnatamente in termini di efficacia dimagrante e curativa dei prodotti”.

 

Viene quindi contestata la modalità con cui i prodotti vengono proposti al pubblico, con i venditori che si spacciano per falsi utilizzatori degli integratori.

 

La delibera dell’Autorità non entra pertanto nel merito degli studi che sono alla base della presente storia.

 

Per completezza, riportiamo anche il comunicato emesso dall’Azienda a seguito della sanzione [2].

 

L'iniziativa Chiedi le Prove è consapevole che il dialogo è l’unico modo per rendere una società responsabile e attenta alle proprie esigenze. Auspichiamo, quindi, un ulteriore aggiornamento di questa vicenda e rimaniamo a disposizione qualora ci sia la volontà di dare origine a un dialogo che risulti costruttivo.

 

[1] https://www.agcm.it/dotcmsdoc/allegati-news/PS11050_scorr-sanz_omi.pdf?fbclid=IwAR2mmeVLm-kOIb7aQSbMZEo0yFrrZ_xRgc0XMoYvFnx3uqxZEzXM_71x4_Q

 

[2] http://archive.is/qCEms