Stabilizzatori magnetici per ginocchia

Il magnetismo risolve problemi articolari?

Stabilizzatori magnetici per ginocchia

Tempo fa, in Marzo 2018, un asker è stato incuriosito dalla pubblicità di un prodotto chiamato Knee Active Plus, nel cui sito di vendita www.kneeactiveplus.it ( il sito sembra rinnovarsi periodicamente ma è disponibile una copia achiviata al seguente link http://archive.is/9r0Ff) campeggia la scritta: «Rimanere attivi senza limiti». Si tratta di una fascia indossabile che apporta dei benefici al ginocchio. Leggendo infatti quanto riportato nel sito questo prodotto «rigenera l’articolazione danneggiata» e rafforza la muscolatura. Addirittura viene affermato che «USANDO KNEE ACTIVE PLUS NON SARÀ NECESSARIO FARE ESERCIZI PARTICOLARI PER RAFFORZARE ARTICOLAZIONI E MUSCOLATURA».

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Un’affermazione molto forte ma, proseguendo sul sito,  il dispositivo parrebbe essere «un prodotto rivoluzionario che si basa su onde magnetiche terapeutiche»  che deve la sua efficacia ad alcuni «polarizzatori incorporati che emettono un campo magnetico di 250 Gauss. Le onde magnetiche del Knee Active Plus eliminano infiammazione, dolore e gonfiore velocemente».  Non è ben chiaro cosa si intenda per “onde magnetiche”, soprattutto se si considera che nella frase precedente viene fornito un valore ben preciso di campo magnetico che quindi non oscilla, ma non ha importanza perché  sul sito si legge inoltre che questo tipo di trattamento “magnetico” viene utilizzato da molto tempo e la sua efficacia è «dimostrata da molteplici test e ricerche». Il punto è... quali?

E qui entra in gioco l’asker, che ha utilizzato il modulo di contatto[1] del sito per chiedere se fosse possibile ricevere i riferimenti a tali test e studi scientifici, per poterne leggere i risultati; la risposta è stata molto rapida e cortese, ma rimandava semplicemente per «tutte le informazioni» al sito di vendita[1]. Vi era allegato anche il “certificato di qualità” in lingua originale del prodotto, che però, a quanto si legge, si limita a confermare che i magneti presentati per il test presentano valori tra 500 e 900 gauss come sostenuto dal produttore, almeno nella versione precedente del sito[1]. Nulla si dice in merito all’efficacia di tali magneti nella cura del dolore e nella rigenerazione delle cartilagini.  Questo punto è molto importante: la magnetoterapia, sotto qualunque aspetto la si consideri, non ha al momento alcuna evidenza scientifica conclusiva ed è quindi molto importante fornire prove di un certo livello, soprattutto quando si commercializza un prodotto grazie al quale «non sarà necessario fare esercizi particolari», affermazione che potrebbe facilmente portare una persona a sospendere le cure prescrittele da un medico.

Parlando di medici, il tema della magnetoterapia è stato illustrato molto bene dal dott. Salvo Di Grazia sul suo blog; vi indirizziamo per approfondimenti a questo suo interessante  lavoro, sicuri di non commettere alcun abuso della professione medica per proporre soluzioni diagnostiche senza essere abilitati.

Sarebbe bellissimo se i campi magnetici potessero  curare direttamente diversi acciacchi o addirittura malattie, soprattutto perché ce ne sono molte che la medicina purtroppo non sa ancora risolvere. Per questo forse le pratiche “mediche” alternative hanno così tanto appeal. Ma la differenza tra una pratica funzionante e un abbaglio è una genuina base di evidenza, ottenuta con i mezzi migliori di cui disponiamo al momento. Questi mezzi migliori evolvono nel tempo e vengono definiti “metodologia scientifica”. È nostra opinione che per vendere un prodotto sia necessario fornire questo tipo di evidenza, secondo i criteri migliori attualmente disponibili. È un segno di rispetto per i consumatori e probabilmente il migliore “certificato di qualità” che si possa proporre. Purtroppo al momento per questo prodotto non lo abbiamo ottenuto.

Non possiamo fare a meno di segnalare una curiosità: all’interno del sito sono riportate anche le testimonianze di alcuni utenti che avrebbero provato con successo il prodotto. Tra queste è presente anche l’opinione di una signora di nome Giovanna. Da una semplice ricerca in rete risulta che la medesima foto della signora Giovanna compare in diversi siti commerciali esteri e la signora assume di volta in volta nomi e ruoli differenti.

Ne riportiamo alcuni a titolo di esempio.

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              (a) http://archive.is/9r0Ff  (b) http://archive.is/AKrtE (c) http://archive.is/s85kr (d) http://archive.is/wg4mw

 

L'iniziativa Chiedi le Prove è consapevole che il dialogo è l’unico modo per rendere una società responsabile e attenta alle proprie esigenze. Auspichiamo, quindi, un ulteriore aggiornamento di questa vicenda e rimaniamo a disposizione qualora ci sia la volontà di dare origine a un dialogo che risulti costruttivo.

 

[1] Quando l’asker ha visionato il sito, questo si presentava in una versione differente rispetto quella disponibile attualmente. Anche se la maggior parte delle informazioni fornite sono comuni ad entrambe le versioni, nel formato precedente era anche presente un link per contattare il venditore, link che non è più disponibile nel sito rinnovato. La versione precedente del sito, quella quindi che ha incuriosito il nostro asker, è disponibile attraverso il sito archive.is al seguente link: http://archive.is/zh9Rq. Nel momento in cui scriviamo invece, lo stesso sito si presenta nel seguente formato: http://archive.is/9r0Ff .