Aiuta a depurare,rivitalizzare, e bruciare i grassi

Le prove? Riservate.

Aiuta a depurare,rivitalizzare, e bruciare i grassi

Un brand di fama internazionale che commercializza un’ampia gamma di prodotti per il benessere della persona con un packaging accattivante, un’aura di naturalezza e sostenibilità e che vanta una nutrita schiera di influencer al suo servizio: stiamo parlando di Fitvia, azienda tedesca leader nel mercato dei prodotti di bellezza, detox e controllo del peso che ha fatto della comunicazione sui social network il fulcro della sua rete di vendita.
Un’azienda alla quale sembra non mancare nulla e che molte persone sono portate a ritenere affidabile proprio sulla base delle sponsorizzazioni proposte dagli influencer che con essa collaborano.
Forse, però, un elemento che  potrebbe mancare nella loro campagna pubblicitaria è qualcosa che viene dato per scontato, ma che scontato non lo è affatto, ovvero la presenza di prove scientificamente valide in merito alla reale efficacia dei suoi prodotti.
Non per tutti, difatti, le parole degli influencer sono sufficienti a giustificare l’acquisto di un prodotto: Federica e Angela hanno deciso di diventare asker proprio per chiedere le prove a Fitvia.
La loro ricerca si è concentrata, in modo particolare, sul prodotto chiamato Fit Berry Detox Tea che è possibile trovare sul sito dell’azienda nella sessione Tè. Sia Federica, sia Angela hanno interagito con Fitvia tramite la loro pagina Instagram e, successivamente, Angela li ha contattati anche tramite email.

 
Questa storia inizia con la pubblicazione da parte dell’azienda di un post su instagram nel quale viene dichiarato che gli ingredienti contenuti in Fit Berry Detox Tea <<aiutano a depurare e rivitalizzare il corpo e a bruciare grassi, ideale per ridurre ritenzione idrica e gonfiore addominale>>.
Federica commenta domandando se è possibile ricevere delle prove scientificamente valide circa l’efficacia del prodotto e, in particolare, in merito a come possa effettivamente bruciare i grassi.
Fitvia risponde che il loro tè contiene una combinazione di ingredienti appositamente ideata per depurare l’organismo e afferma che una corretta funzionalità del corpo aiuta a perdere peso più velocemente: il portavoce della pagine sostiene che, assumendo vitamine, fibre e antiossidanti che non siamo abituati ad integrare con l’alimentazione, possiamo risvegliare l’organismo e che, drenando ed espellendo scorie, possiamo alleggerire il fegato, il quale inizia a lavorare più velocemente, stimolando anche il metabolismo e facilitando la perdita di peso.

A questo punto interviene Angela e prosegue lo scambio introducendo due importanti tematiche: per prima cosa, domanda come un tè alla frutta possa essere considerato una valida fonte di vitamine e fibre, chiede quanti di questi elementi siano effettivamente contenuti nella bevanda e quanto siano biodisponibili attraverso l’assunzione di Fit Berry Detox Team.
Secondariamente, manifesta il desiderio di sapere per quale motivo una persona che osservi una corretta alimentazione dovrebbe aver bisogno di integrare certe sostanze e, anche qualora la necessità di integrazione fosse dimostrata, se non sarebbe più opportuno che la persona nella quale sono state riscontrate certe carenze si rivolgesse al proprio medico piuttosto che ad un’azienda che produce tè alla frutta.
Fitvia risponde che tutti gli ingredienti contenuti nei loro tè sono chiaramente indicati sul loro sito e che, qualora qualcuno non li conosca, può fare autonomamente una ricerca per scoprire come questi ingredienti naturali aiutino il nostro corpo. E’ importante, a questo punto, ricordare il principio fondamentale secondo cui l’onere di fornire le prove delle proprie affermazioni spetti sempre a chi pronuncia tali affermazioni e mai a coloro i quali tali asserzioni sono indirizzate. 

Il portavoce dell’azienda prosegue portando l’esempio di come le foglie d’ortica, che sono tra gli ingredienti di Fit Berry Detox Tea, portino grandi giovamenti alle persone che soffrono di anemia grazie al “contenuto di ferro e acido folico della clorofilla” presente nelle sue foglie che stimolano la produzione di globuli rossi. Inoltre dichiara che tali foglie contengono <<tantissimi sali minerali, come il silicio che stimola il sistema immunitario, vitamine A,C,K che la rendono remineralizzante, ricostituente, tonificante, depurativa e diuretica>>

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La molecola di batterioclorofilla (azzurro per il carbonio, rosso per l’ossigeno, blu l’azoto. Gli atomi di idrogeno non sono mostrati) appartenente al microorganismo Rhodoblastus acidophilus. Molecole molto simili alla clorofilla sono presenti infatti anche in certi microorganismi. Siano piante o batteri, la cosa curiosa è che l’atomo in mezzo alla struttura “ad anello” è magnesio. A differenza di quanto talvolta si puo’ leggere, la molecola non contiene ferro.

 

Dato che tali asserzioni non sono accompagnate da alcuna documentazione scientifica di riferimento, Angela domanda se vi siano degli studi scientifici a riguardo e il portavoce di Fitvia risponde che ci sono, ma che si tratta di studi interni condotti dai loro specialisti e che renderli pubblici equivarrebbe a svelare la loro ricetta.

Angela, che non si ritiene per nulla soddisfatta delle risposte ricevute, decide di fare un ulteriore tentativo contattando l’azienda tramite email, canale di comunicazione più idoneo a instaurare un dialogo strutturato e approfondito e che permette la condivisione della documentazione di prova.
Dopo aver ricevuto una prima risposta che, sostanzialmente, ripropone le stesse argomentazioni già presentate su Instagram riguardanti il contenuto di vitamine e sali minerali che depurano il corpo, con un conseguente acceleramento del metabolismo e perdita di peso, l’asker pone delle domande specifiche che richiederebbero delle risposte documentate e dettagliate.
A questo punto, l’azienda dichiara che, effettivamente, la biodisponibilità di vitamine e minerali all’interno del prodotto è minima, <<ma è comunque un ausilio a chi solitamente non integra questi nutrienti alla propria dieta>>.
Cosa significa minima? Rispetto a quali parametri? Come può questa minima biodisponibilità di vitamine e minerali avviare il processo di depurazione, accelerazione del metabolismo e perdita di peso più volte citato o essere anche solo d’ausilio per chi assume un quantitativo ridotto di vitamine e sali?
Per di più, poco dopo, il portavoce di Fitvia dichiara che chi segue uno stile di vita e un’alimentazione sana può scegliere di consumare i loro prodotti più che altro per il gusto e per la qualità degli ingredienti.
Le loro affermazioni pubblicitarie, però, non vertono affatto su questi fattori, bensì sulle proprietà di depurazione e rivitalizzazione dell’organismo, sulla possibilità di bruciare grassi, di ridurre la ritenzione idrica e di contrastare il gonfiore addominale: sono proprio queste promesse che inducono i consumatori ad acquistare i prodotti di Fitvia. Tuttavia, se non vengono fornite prove di queste proprietà e se l’azienda stessa dichiara che la biodisponibilità degli elementi che, a sua detta, sono fondamentali per avviare il processo di perdita di peso, depurazione e rivitalizzazione è minima, cosa rimane a giustificare le informazioni veicolate dalle pubblicità e dalle sponsorizzazioni di prodotti come Fit Berry Detox Tea? 

Inoltre, nella sua risposta ad Angela, l’azienda ribadisce che i loro prodotti vengono sempre creati e testati dai loro esperti ma che, per motivi che definiscono ovvi, pubblicare i loro dati scientifici e le loro ricerche non è possibile perchè non gioverebbe alla loro autenticità. A tal proposito, Fitvia domanda all’asker se abbia mai visto la ricetta di altri prodotti alimentari indicata sulla confezione.
Tralasciando il fatto che molte ricette di prodotti alimentari non sono affatto un segreto, è altresì evidente che Fitvia faccia una certa confusione tra ricette e dati scientifici. Anche ammesso che la ricetta con la quale è stato prodotto Fit Berry Detox Tea voglia essere legittimamente mantenuta privata, questo non impedisce di pubblicare i dati scientifici raccolti per dimostrare le proprietà che gli vengono attribuite, i quali sono il frutto di ricerche compiute successivamente alla creazione del prodotto e che, per essere validi, non necessitano di rivelare i processi di produzione del tè.
Fitvia potrebbe aver condotto un test in doppio cieco, nel quale un certo numero di volontari sani viene suddiviso dai ricercatori che conducono l’esperimento in due gruppi dello stesso numero di individui: al primo gruppo viene somministrato per 28 giorni (tempo di assunzione suggerito da Fitvia) il prodotto Fit Berry Detox Tea nella quantità di una tazza al giorno (quantità suggerita da Fitvia), mentre al secondo gruppo viene somministrato per lo stesso intervallo di tempo e nella stessa quantità un tè alla frutta di una qualunque marca di un supermercato. Nè i volontari, né i ricercatori dovrebbero sapere quale prodotto stanno assumendo i gruppi, in modo che, dopo che sono trascorsi i 28 giorni stabiliti, le valutazioni in merito all’efficacia del trattamento vengano formulate in modo del tutto imparziale.
Come risulta evidente, la pubblicazione dei dati che potrebbero essere ricavati da uno studio di questo tipo non andrebbe in alcun modo a intaccare l’autenticità di Fit Berry Detox Tea rivelando la ricetta della sua composizione, ma servirebbe solo a dimostrare, o confutare, le affermazioni in merito alle proprietà di questo tè.

Ad oggi, l’azienda Fitvia non ha pubblicato alcuno studio di questo tipo, nè alcun tipo di materiale che possa fornire, anche solo in parte, una base scientifica alle loro affermazioni in merito alle proprietà dei prodotti che commercializzano.

Nonostante ciò, la gamma di prodotti che Fitvia commercializza sta aumentando: non solo tè, ma anche creme spalmabili al cioccolato, barrette proteiche, bevande in polvere, biscotti al cioccolato e capsule, insomma, una ben nutrita gamma di prodotti per il controllo del peso. Ugualmente, aumenta costantemente il numero di influencer che sponsorizzano questi prodotti, e il numero di individui che, come Federica e Angela, decidono di provare ad essere dei consumatori più informati e consapevoli. Ci auspichiamo dunque che l’azienda decida di svelare gli studi scientifici che sicuramente avrà condotto, sarebbe un grosso vantaggio per loro perché, in un mercato in crescita, riuscirebbero a raggiungere anche quei consumatori che non vogliono fare scelte commerciali basate su “atti di fede” verso le aziende produttrici, e che quindi in assenza di prove potrebbero decidere di scegliere prodotti concorrenti.

L'iniziativa Chiedi le Prove è consapevole che il dialogo sia l’unico modo per rendere una società responsabile e attenta alle proprie esigenze. Auspichiamo, quindi, un ulteriore aggiornamento di questa vicenda e rimaniamo a disposizione qualora ci sia la volontà di dare origine a un dialogo che risulti costruttivo.