L'acqua alcalina di Maniva

Quando il marketing si basa su una bufala

L'acqua alcalina di Maniva

Maniva è una società che imbottiglia acqua minerale con sede in provincia di Brescia. In particolare essa commercializza “Maniva pH8”, un'acqua che, secondo l'azienda, possiede un valore di pH pari a 8, e quindi dalle caratteristiche alcaline. Grazie a questa sua particolarità essa sarebbe in grado di contrastare l'osteoporosi negli anziani e costituirebbe un valido aiuto nello sport per rallentare l'insorgere di acidosi metabolica, riducendo così il senso di affaticamento (il quale è dovuto alla produzione di acido lattico).

Questa affermazione ha sollecitato la curiosità di una delle persone che ci seguono, Rosa, la quale ha deciso di scrivere all'azienda al fine di saperne di più riguardo la presunta correlazione tra assunzione di acqua minerale e insorgere di acidosi metabolica. L’acidosi metabolica, infatti, è una condizione dovuta ad accumulo di acidi nell'organismo o alla mancanza di bicarbonati; è associata a una riduzione del valore del pH del sangue con pericolose conseguenze. Rosa  ha chiesto così i riferimenti scientifici usati come base per giustificare la suddetta affermazione.

Inizialmente la società ha risposto che in quel momento non erano in grado di fornire una risposta più precisa, in quanto la pubblicità contenente le suddette informazioni era in corso di valutazione da  parte del Garante della pubblicità. Nella sua successiva risposta Rosa ha fatto giustamente notare che il Garante della pubblicità è un ente che può imporre la rimozione di pubblicità ingannevoli, ma non un'autorità scientifica e che dunque non è necessaria la sua approvazione per rispondere alle richieste fatte. Rosa ha quindi rinnovato la sua domanda: esistono studi scientifici che evidenzino la correlazione tra assunzione di acqua e insorgenza dell’acidosi metabolica?

A quel punto la società ha indicato a Rosa la presenza di alcuni riferimenti bibliografici sulla brochure del prodotto. Il riferimento in questione rimandava a uno studio[1] del 1988, il quale concludeva che la produzione di acido lattico a seguito di uno sforzo cambia a seconda del pH del corpo, senza dire nulla riguardo la correlazione tra l'assunzione di acqua e l'insorgere di acidosi. La risposta di Maniva quindi non solo non è in grado di chiarire il punto sollevato da Rosa, ma fa anche sorgere ulteriori dubbi. Per prima cosa acidosi e alcalosi metabolica sono condizioni pericolose e potenzialmente letali, se quindi l'acqua fosse davvero in grado di modificare il pH del corpo andrebbe bevuta con estrema cautela, facendo attenzione a non superare determinate quantità. Un ambiente più alcalino, inoltre, dovrebbe favorire la produzione di acido lattico, aumentando il senso di stanchezza post allenamento.

In mancanza di riferimenti adeguati da parte dell'azienda dobbiamo rifarci alle posizioni scientifiche in merito. La letteratura scientifica è unanime nel ritenere[2] che l'alimentazione non sia in grado di modificare il pH del corpo, in quanto esso viene mantenuto dal nostro organismo attraverso efficienti meccanismi, entro un range ben preciso, e questo perché l’alterazione del valore del pH potrebbe avere conseguenze letali.

 

[1] J. Am. Physiol. 255, F479 (1988)

[2] Per approfondimenti:
     http://medbunker.blogspot.it/2012/06/dieta-alcalina-alla-base-della-bufala.html

     http://medbunker.blogspot.it/2015/09/come-funziona-lequilibrio-acido-base.html