L'AMA aderisce alla campagna AllTrials USA

Un cambio di marcia nella trasparenza degli studi clinici.

L'AMA aderisce alla campagna AllTrials USA

 

Come abbiamo già avuto modo di illustrare, Chiedi le Prove è un’iniziativa volta a promuovere una comunicazione corretta e trasparente da parte di chi compie un’affermazione di tipo scientifico. Lo scopo è permettere all’opinione pubblica di prendere decisioni in modo consapevole, avendo però ben presenti i fatti e le fonti in grado di giustificare le affermazioni.

Questa necessità di trasparenza è avvertita anche in ambito scientifico e l’iniziativa AllTrials, di cui abbiamo avuto già modo di parlare va in questa direzione.

Questa iniziativa, infatti, vuole far sì che si possa avere libero accesso a tre tipi di informazione: quella di come un processo di sperimentazione è stato condotto, in base alla registrazione preventiva di tutti gli studi clinici coinvolti; quella disponibile tramite una breve sintesi dei risultati delle prove condotte e quella fornita dai dettagli sulle metodologie e sui risultati delle prove.

Gruppi di difesa del malato, ordini professionali, ricercatori, centri accademici, investitori, aziende farmaceutiche e organizzazioni mediche sostengono questa campagna per promuovere un dibattito nazionale sul valore della trasparenza nella sperimentazione clinica e l'etica comportamentale dei soggetti interessati.

Negli Stati Uniti esista già un database pubblico in cui i gruppi di ricerca riportano i risultati e le modalità con cui vengono condotti gli studi clinici, pubblici e privati, ma questa pratica non è così diffusa e finora le multe previste non sono mai state applicate.

Come ha sottolineato Lauren Quattrochi, attuale direttrice di AllTrials USA (lanciata a luglio 2015 da Sense About Science USA) e precedentemente ricercatrice Pfizer, questo modo di operare deve cambiare e lasciare il passo ad una maggiore trasparenza. E' necessario raccogliere tutti i risultati degli studi clinici che vengono condotti, al fine di ottenere benefici per tutti gli attori coinvolti: i ricercatori, che potrebbero sfruttare appieno ogni informazione disponibile evitando inutili duplicazioni nelle attività di ricerca ed eseguendo studi più mirati; i medici che disporrebbero di tutte le informazioni derivanti dagli studi clinici sui trattamenti farmacologici; i pazienti che trarrebbero beneficio dalle scelte effettuate dai medici, che sarebbero le migliori possibili.

Per questo motivo l’appoggio alla campagna AllTrials da parte della prestigiosa AMA (American Medical Association), avvenuto a marzo 2016, è stato salutato con enorme favore, poiché rappresenta l’inizio di un cambio culturale nella gestione dei risultati degli studi clinici.